La
Calabria è un colosso peninsulare che stabilisce equilibri ambientali ed eco- logici
davvero unici tra la montagna e il mare, la cui distanza non supera quasi mai i 40 Km.
Un unico confine terrestre, quello a nord costituito dal grande Parco del Pollino diviso
con la Basilicata, potrebbe indurre a pensare che la Calabria, con i suoi 800 Km di costa
bagnate ad est e a sud dallo Ionio e ad Ovest dal Tirreno, è essenzialmente, dal punto di
vista turistico, un territorio a vocazione marinara. Certo, le coste calabresi sono
uniche, lunghissime, dai tratti frastagliati e dalle acque marine limpide. Eppure la
Calabria è anche un territorio al 90 per cento costituito da colline e montagne.
II
baluardo del Pollino, un massiccio ricco di specie arboree uniche al mondo, come il pino
loricato, e di specie animali altrettanto rare è, infatti, il punto di avvio di un
sistema appenninico articolato e complesso. A cominciare da quell'altipiano della Sila, il
più vasto d'Europa, che tanto affascinò dapprima i coloni Greci e poi i Romani.
Un'orografia davvero singolare collega la Sila alle Serre e all'Aspromonte dalle mille
fiumare che corrono verso il mare.
Le montagne calabresi posseggono luoghi di vacanza e di turismo invernale ed estivo
accoglienti e moderni: Camigliatello nella Sila Grande in provincia di Cosenza, i tanti
piccoli villaggi a due passi dai laghi nella Sila Piccola in provincia di Catanzaro; e poi
i centri delle Serre tra Chiaravalle, Serra S. Bruno (sede di una Certosa millenaria) e
Polia. In provincia di Reggio Calabria, bellissima e selvosa è la zona dello Zomaro, un
valico che unisce le coste ioniche a quelle tirreniche. Infine, l'Aspromonte.
Un dolce degrado, lento e sinuoso, dalla montagna e dalla collina, porta alla costa. Le
rive della Calabria sono luoghi di storia e di leggende, ma anche e soprattutto luoghi di
grande turismo balneare, villaggi esclusivi, oasi di pace.
Di grande fascino il Tirreno,
da Praia a Mare nelle cui acque si erge l'isola di Dino, a Scalea, Cirella, Diamante,
Belvedere Marittimo, Sangineto, Cetraro, Acquappesa Guardia Piemontese, Fuscaldo, Paola,
S. Lucido; e ancora Amantea, fino al Golfo di S. Eufemia.
Collegate dall'autostrada vi sono poi le perle del turismo internazionale come Pizzo,
Tropea, Ricadi e Nicotera, a mezza via tra il Golfo di S. Eufemia e il Golfo di Gioia
Tauro. Ancora sul Tirreno, andando verso Reggio Calabria, la Costa Viola, laddove viola è
il colore del mare e di viola Si tinge l'aria al tramonto. Sulla Costa Ionica, le spiagge
bellissime e assolate segnano le tappe dell'affascinante storia calabra: Bova, Roghudi,
Roccaforte del Greco, Condofuri, con i loro centri collinari, un tempo riparo delle
popolazioni dalle incursioni saracene. Risalendo lo Ionio, lepopea magnogreca si
intreccia con i successivi caratteri bizantini: Locri, Gerace, Caulonia, Riace, patria dei
mitici Bronzi, Monasterace, Punta Stilo, Guardavalle, Soverato, Copanello, Squillace -
patria di Cassiodoro - Capo Colonna, Crotone, la città di Pitagora, Cirò terra del vino
degli olimpionici magnogreci, Punta Alice, fino alla magnifica Sibari.