PALMI
PALMI nacque come rifugio dei profughi della città romana di Taurianum nel X secolo.
Distrutta da un'incursione piratesca nel XVI secolo, venne riedificata con il nome di Carlopoli, in onore del suo signore Carlo Spinelli, che la fortificò con una potente cinta muraria di cui restano ancora le torri di guardia.
Oltre alla bellezza i del Monte Sant'Elia, luogo di un monastero basiliano di cui resta traccia in una edicola bizantina, la città di Palmi offre la possibilità di conoscere più da vicino la cultura popolare attraverso visita al Museo Calabrese di Etnografia e Folklore.
Per meglio comprendere il territorio di Rhegion, la zona di confine con l'influenza di Hipponion e Medma, si consiglia di salire sul monte Sant'Elia, raggiungibile dalla A3 (direzione sud - uscita Sant'Elia). Da questo promontorio, luogo di un romitaggio basiliano, si può godere forse il più suggestivo panorama della Calabria, spingendo lo sguardo dal Poro al golfo di Gioia, fino alla rocca di Scilla, alle coste siciliane, alla cinta fumosa dello Stromboli.