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KRIMISA

apollo.jpg (7035 byte)Localizzata a Punta Alice, la città veniva indicata nelle fonti come appartenente al territorio dì Kroton.
La sua origine è legata alla leggenda di Filottete il quale, al ritorno da Troia, consacrò le frecce donategli da Eracle nel santuario di Apollo Aleo; secondo la tradizione a Krimisa si trovava la tomba dell'eroe il quale venne da molti autori identificato come fondatore delle città di Petelia e di Macalla.
Un'analisi accurata delle fonti storiografiche può far pensare che la città di Krimisa esistesse già prima della colonizzazione achea dell'età storica.
Nel 1929 a Punta Alice, Paolo Orsi riportò alla luce le fondamenta del tempio di Apollo Aleo e insieme a molti oggetti, antefisse in terracotta e monete, rinvenne parti della statua di marmo del dio. La testa di Apollo, dalla splendida fattura, può essere ammirata nelle sale del Museo Nazionale di Reggio Calabria.
Tutto il territorio intorno a Cirò Marina e Cirò Superiore si è mostrato ricco di rinvenimenti archeologici; intorno al Castello Sabatini (XVI secolo d.C.) sono venute alla luce le antefisse di un tempio del IV secolo a.C. , strutture pertinenti ad abitazioni del III secolo a.C., forse da collegare a un piccolo abitato brettio e necropoli con interessanti corredi funebri.
Questo itinerario consente di effettuare un percorso nel territorio interno di Kroton seguendo il fiume Neto per ridiscendere lungo il Lipuda alla volta di Punta Alice e il territorio di Cirò. La zona del Crotonese e dell'Alto Crotonese è stata contraddistinta nei secoli dalla presenza del latifondo: ancora oggi è possibile rintracciarne i segni nelle sterminate colline coltivate a grano, nelle grandi masserie spesso fortificate, nei borghi rurali.
I tratti di costa sono contraddistinti da castelli e torrette di guardia, alcune delle quali, come è il caso della Torre di Melissa, assumono le dimensioni di grossi fortilizi.
Le torri costiere rappresentano i cardini di un sistema difensivo e di avvistamento voluto dal viceré Pedro da
Toledo, nei primi anni del XVI secolo, per fronteggiare le continue incursioni turche di cui si è mantenuta memoria nei canti e nella letteratura popolare. La storia ci ha tramandato i nomi di audaci e ferocissimi corsari, come il turco Dragut o l'algerino Kairad-din detto "il Barbarossa", che nel 1536 depredò il castello aragonese di Le Castella, saccheggiando l'intero territorio.
Dopo aver lasciato Crotone e aver effettuato una visita al tempio di Hera Lacinia a Capo Colonna, è possibile, attraverso la E846, costeggiare le rive del flume Neto, dove la leggenda vuote che si fermarono le navi dei Greci al ritorno da Troia.puntalic.jpg (10283 byte) Seguendo una piccola diramazione si può giungere nella bella città bizantina di Santa Severina.
Riprendendo la E846 si incontrano cittadelle medioevali arroccate su speroni di roccia.
Di grande suggestione è la visita detta città medioevale abbandonata di Cerenzia Vecchia, da cui proseguire lungo la S.S. 492 alla volta di Umbriatico al quale si accede mediante un pittoresco "Ponte del Diavolo".
Dall'abitato di Cirò Superiore, dopo una visita al castello, si può raggiungere Punta Alice (nel territorio dell'attuale Cirò Marina), luogo dell'antica Krimisa, seguendo un percorso immerso in splendidi vigneti.

KRIMISA
EVIDENZE ARCHEOLOGICHE

Comune: Cirò
Provincia: Crotone

Localizzazione storico - geografica: la collina fu abitata intorno all'VIII sec. a.C. da popolazioni indigene. Subì poi la colonizzazione greca.

Resti archeologici:
- Resti del santuario di Apollo Aleo a Punta Alice (Crimisa promontorium). Furono identificati da Paolo Orsi che a partire dal 1915 eseguì alcuni scavi alla ricerca del santuario di Apollo o di altri indizi topografici dell'antica città. Il tempio presenta una fase tardo arcaica (prima metà VI sec. a.C.) e una fase ellenistica (primi decenni del III sec. a.C.). Il tempio arcaico aveva la cella molto allungata, aperta verso est e costituita da un unico zoccolo di pietra calcarea di fiume, un elevato ligneo ed una copertura di terracotta. Il tempio arcaico fu demolito e sostituito in età ellenistica da un nuovo tempio che ne riprendeva lo stesso posto e lo stesso orientamento; la cella aveva 8 colonne sulla fronte e 19 sui lati lunghi. Sotto il piano della cella del tempio ellenistico fu rinvenuto il celebre acrolito di Apollo databile al V sec a.C.
- Mercati saraceni, complesso costituito da tanti piccoli vani frequentati dai mercanti provenienti dall'Oriente.
- Castello con torri angolari speronate (1500), residenza fortificata dei principi Carafa, oggi Sabatini. 

Spazio espositivo: Crotone, palazzo Morelli, via Risorgimento 121, ospita la mostra dei santuari di Hera Lacinia e di Apollo Aleo. 

Mezzi di trasporto: linea ferroviaria Bari - Taranto - Metaponto - Policoro - Nova Siri - Trebisacce - Sibari - Cirò - Crotone - Catanzaro Lido.
Autolinee Romano, via Ruffo, Crotone, servizio pullman per Cirò Marina (orari 7.20/12.30/13.30/15.00/17.15/20.00).