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GERACE

La città di Gerace, fondata alla confluenza dei fiumi Merici e Novito nel XI secolo da profughi locresi con il nome di Hagia Kyriake.
Secondo la leggenda uno sparviero guidò i profughi da Locri precedendoli in volo verso quello sperone roccioso che a loro apparve come un inespugnabile rifugio a difesa dei cruenti assalti dei Saraceni. La città crebbe divenendo una roccaforte bizantina e dell'ortodossia greca che resistette anche alla politica di latinizzazione della Chiesa operata dalla corte normanna.
Gerace conobbe nel periodo normanno un momento di grande prosperità, come è documentato dalla presenza della bella Cattedrale (XI secolo) dalle forme proprie dell'architettura religiosa francese.
L'edificio, a tre navate e ampio transetto, ha absidi cilindriche simili a torri, dall'abside centrale si può accedere alla Cripta con pianta a croce greca con ventisei colonne di spoglio provenienti da Locri Epizefiri, nucleo bizantino originario dell'edificio sacro.
Tutta la città si presenta assai ricca di bellezze architettoniche dove l'antico linguaggio bizantino si unisce a forme europee gotico-cistercensi.
In particolare si segnalano la chiesa di San Francesco (XIII secolo), con un ricco altare maggiore cinquecentesco decorato da marmi intarsiati e la chiesa di San Giovannello di forme bizantine.

GERACE
EVIDENZE ARCHEOLOGICHE

Provincia: Reggio Calabria
Localizzazione storico - geografica. La città fu fondata verso il IX sec. a.C. da profughi locresi, nel sito in cui era un centro indigeno del IX e VIII sec. a.C. E' ricordata nell'alto medioevo col nome di Hagia Kiriaké, trasformato poi in Hieraki, da cui Gerace, per accostamento al bizantino Hierakion, diminutivo di Hierax, che vuol dire sparviero.
Fu saccheggiata più volte dai Saraceni; rifiorì sotto i Normanni e subì gravi danni in seguito a ripetuti terremoti.
Cattedrale dell'Assunta (1045): la chiesa fu innalzata nell'ultimo periodo bizantino e terminata nella prima età normanna. cattedra.jpg (9650 byte)L'interno è a croce latina diviso in tre navate e cripta sottostante, a cui si accede dalla navata centrale. La cripta, forse antico sacello bizantino è il nucleo più antico dell'edificio e presenta una pianta a croce greca con piccole absidi ricavate nel muro.
Le colonne e i capitelli della cattedrale, realizzati in prezioso marmo e granito, provengono in parte da Locri e risalgono al periodo magnogreco.
Nella navata destra si trovano: frammenti architettonici dei secoli XI e XII d.C.; sepolcro di Giovanni e Battista Caracciolo (1575); sepolcro di Nicola Palizzi (XVII sec.); cappella del sacramento con volta a costoloni e capitelli decorati in stile gotico - cistercense.
Nella navata sinistra vi sono: altorilievo dell'incredulità di S. Tommaso del 1547; cappella cinquecentesca della Madonna della Deitria, con decorazioni in marmi policromi; statuacastello.jpg (9177 byte) marmorea del 1300 di scuola pisana raffigurante una Madonna col bambino; cappella di S. Giuseppe.
Castello: opera militare di fondazione magnogreca con rifacimenti di epoca romana, normanna e angioina.
Chiesa di S. Francesco d'Assisi: edificio gotico con portale a triplice archivolto e decorazioni arabo - normanne con influssi siciliani (XII - XIV sec.).
Ha un altare maggiore barocco, decorato con marmi policromi intarsiati; un altare monumentale dedicato a S. Antonio da Padova; il sepolcro marmoreo di Nicola Ruffo; nelle nicchie sono collocate le statue della Madonna delle Grazie tra due angeli e dei Santi Elena e Pietro
Chiesa di S. Giovannello: piccolo edificio basiliano, di linee romanico - bizantine; databile al sec. XI. L'interno presenta una navata, con abside centrale e nicchie laterali; vi è una cisterna con probabile destinazione battesimale.
Mezzi di trasporto: da Locri (via Matteotti) servizio pullman fino a Gerace.