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L'Architettura
La Magna Grecia e l'arte
La Magna Grecia è il sud
dell'Italia. Non è difficile capirlo, non è difficile notarlo, muovendosi
lungo le coste della nostra Calabria e, in generale, di tutto il Sud. Dappertutto
affiorano testimonianze del nostro passato. Basta fermarsi, anche solo
per un attimo, ad osservare il panorama delle regioni meridionali, in una giornata
assolata d'estate. Qua e là compaiono colonne doriche, templi dedicati ad Hera e Athena,
case, ville, necropoli, resti di un passato che non può essere dimenticato, ma che ci
appartiene e riconduce alla matrice originaria di gran parte della cultura occidentale. La
Magna Grecia è anche questo: il fascino di una cultura che trova le sue radici nella
notte dei tempi e che nonostante ciò è sempre attuale, sempre viva.
Un mondo sparito da tempo ma mai obliato, perché ad esso, e alla sua natura di
"padre di tutta la cultura europea", fanno ricorso la gloria di Roma e la
cultura di Raffaello, il Neoclassicismo di Foscolo e Monti e tutti i poeti che si sono
affacciati sulla scena della cultura europea e mondiale, da quel lontanissimo VIII secolo,
in cui alcuni coloni provenienti dalla vicina Grecia, decisero di stabilirsi sulle coste
dell'Italia meridionale e della Sicilia.
Non è difficile immaginare cosa possano aver sentito i viaggiatori stranieri
che, dal '700 ad oggi, hanno visitato le rovine di città un tempo imponenti ed oggi
decadute.
Dal '700 ad oggi, la Calabria, la Basilicata, la Sicilia, la Campania e la Puglia, sono
mete immancabili per artisti e semplici turisti che vogliono vedere dov'è nata la loro
cultura. Goethe è passato da qui, ed anche Stendhal, e naturalmente Winckelmann,
fondatore del movimento neoclassico, che della Magna Grecia celebrò la gloria e la
cultura.
Ma oggi cosa sappiamo veramente della Magna Grecia?
E soprattutto, cosa facciamo per mantenere e potenziare un bagaglio culturale unico al
mondo, che secoli di colpevoli incurie hanno abbandonato al degrado, spesso fatale e
all'oblio? Poco, molto poco, per un paese che si ricorda raramente di possedere un
patrimonio culturale che non teme confronti e che tutto il mondo invidia. Solo poche volte
ci si ricorda dell'immenso tesoro che giace dimenticato nei sotterranei dei nostri musei.
Solo in rare occasioni capita l'opportunità di riportare all'attenzione dei turisti,
degli appassionati e degli esperti, quei frammenti così importanti della nostra cultura
che vanno sotto il nome di "Magna Grecia".